24 de outubro de 2013

Città come motore di sviluppo del paese

XXVIII Congresso dell’INU | Istituto Nazionale Urbanisti

Quando:
24 October 2013 – 26 October 2013

Onde:
Italy - Salerno - Palazzo di Città

L’appuntamento, che si terrà al Palazzo del Comune della città campana servirà a fare il punto sullo stato dell’arte della pratica del governo del territorio nel nostro Paese e a lanciare nuove proposte. L’Inu vuole portare l’attenzione sulla necessità di puntare sui centri urbani definendo forme di sostegno in grado di attivarne le risorse, economiche e sociali. E’ nelle città, infatti, che risiede gran parte della ricchezza e della vitalità del Paese, è nelle città che si può uscire dalla crisi attraverso un’adeguata programmazione delle risorse che consenta la ripartenza dell’economia.

TEMA DEL CONGRESSO
Pensare alle città come motore dello sviluppo del Paese significa pensare innanzitutto ancora in termini di sviluppo (o di crescita),seppure riferendosi a un diverso modello di sviluppo e ad una diversa crescita rispetto al passato: sono ancora troppi i bisogni non soddisfatti, di lavoro, abitazione mobilità e servizi, per pensare ad una prospettiva diversa, influenzata dalle trasformazioni dell’economia e della società che questi lunghi anni di crisi sembrano voler stabilizzare. Significa far riemergere dalle città la capacità di produzione di ricchezza, pubblica e privata, che esse posseggono, che oggi appare sopita e che può tuttavia essere liberata da un cambiamento radicale del modo di considerare le città e dei conseguenti strumenti d’intervento, mettendo in discussione gran parte delle certezze e dei paradigmi che abbiamo costruito nel passato, anche in quello più recente, sia analitici che progettuali. Ciò significa fare della rigenerazione urbana il punto centrale intorno al quale ridefinire la nuova strumentazione di intervento sulla quale fondare, sia nel medio che nel lungo periodo, un nuovo intervento pubblico e di programmazione delle risorse.
Se nei prossimi anni le strategie urbanistiche per le città dovranno mutare anche in modo sostanziale non deve dunque essere attenuata la rivendicazione di una nuova politica per le città a carico del Governo del Paese. Solo così, mettendo in campo le proprie energie, politiche e progetti e con il sostegno di una politica nazionale, le città potranno esprimere quella capacità competitiva e di coesione che alla base della loro vitalità e che dovrà essere giocata sulla valorizzazione e liberazione in primo luogo delle proprie risorse specifiche.

TEMI SPECIFICI
Il XXVIII Congresso dell’INU si articolerà nei tre temi

1. La rigenerazione urbana come resilienza”
A fronte dei grandi cambiamenti prima sinteticamente descritti, le politiche per le città, in particolare quelle urbanistiche e ambientali, devono anch’esse cambiare radicalmente, non essendo più validi i paradigmi che avevamo guidato, o cercato di guidare, l’espansione prima e la trasformazione urbana poi. L’approccio dovrà necessariamente partire dalle attuali condizioni insediative, economiche e ambientali della città, assumendo quindi una strategia di adattamento al contesto specifico che comporti per una dimensione complessiva di sostenibilità.

2. Quale forma di piano e i nuovi compiti della pianificazione”
Il processo di profondo cambiamento che coinvolge la città e il suo territorio, al contrario di quanto potrebbe apparire con un’interpretazione superficiale legata ai parametri dei trend di sviluppo, assegnano all’urbanistica e al suo strumento fondamentale d’intervento, il piano, un ruolo maggiore e più importante che nelle passate fasi di espansione e trasformazione urbana, perché richiedono una maggiore capacità sia d’interpretazione dei fenomeni in corso, sapendo “anticipare il futuro”, sia di ricerca delle soluzioni più adeguate per governare una situazione così difficile, caratterizzata da una generalizzata scarsità di risorse.

3. Le risorse per il governo del territorio, la città pubblica e il welfare urbano”
Questo tema è stato al centro del dibattito del precedente XXVII Congresso dell’INU di Livorno: tuttavia, nonostante si trattasse di temi e argomenti di notevole interesse, ad oggi non si sono registrati progressi né teorici nella nostra elaborazione o in quella di altri, né nelle pratiche di pianificazione, peraltro sempre più ridotte e condizionate dalla crisi, che si sono sviluppate da allora. Anche a causa dello scenario che la crisi ha determinato in questi ultimi anni, appare sempre più chiaro come in futuro ogni piano dovrà misurarsi con la presenza o meno di risorse disponibili e attivabili, evitando (o rinviando) ogni previsione la cui attuazione non sia garantita da un quadro certo delle risorse reali. Questo dovrà essere anche lo “stile” delle future azioni urbanistiche, all’insegna della sobrietà e, se si vuole, di una nuova austerità, che garantisca concretezza e condivisione alle scelte dei piani.

Ver mais:
http://www.planum.net/events-news/xxviii-congresso-dell-istituto-nazionale-urbanisti-br-citta-come-motore-di-sviluppo-del-paese

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